La ripresa dei viaggi d’affari: i trend e le implicazioni sul settore hospitality secondo Amadeus

Da una ricerca di Amedeus, uno dei principali GDS presenti a livello globale, il 75%delle società di gestione di viaggi prevede che il volume dei viaggi d’affari sarà più alto quest’anno. Ma come tornerà il business travel?

Questo è un argomento dibattuto durante tutta la pandemia e proprio con la sua ricerca, Amadeus ha cercato di capire quali tendenze stanno già emergendo per questo segmento e quali implicazioni avranno sul settore dell’ospitalità attraverso un nuovo rapporto che fornisce preziose informazioni sulle prospettive del settore dei viaggi d’affari e sulle strategie di ripresa per il 2022.

I trend

1.Nonostante l’incertezza, c’è un crescente desiderio di viaggiare

Permangono molte incertezze sulla pandemia, ma emerge comunque un forte desiderio di tornare a muoversi con oltre il 75% dei viaggiatori che spera di fare un viaggio nel 2022. Parlando di business travel, diverse ricerche hanno confermato che, in molti settori lavorativi, le persone apprezzano ancora l’interazione faccia a faccia.

Nonostante questa positività, sia i turisti che i viaggiatori d’affari sono ancora bisognosi di precauzioni. Il report ha rilevato che per il 92% dei Travel Manager, la ricerca di informazioni chiare su salute e sicurezza prima di viaggiare è una priorità assoluta per tutti coloro che si mettono in viaggio.

Per gli albergatori, questa premessa è determinante per aumentare la soddisfazione dei propri ospiti, offrendo anche nuove opportunità di generare entrate.

2.Soggiorni meno frequenti ma più lunghi

Prima della pandemia il viaggio bleisure significava prolungare il viaggio di lavoro di un giorno o due. Oggi si è evoluto in qualcosa di più, prendendo il nome di workcation, un viaggio più lungo che unisce meeting ed eventi o semplicemente il lavoro a distanza con più giorni di vacanza.

A livello globale, un viaggiatore d’affari su tre spera di aggiungere un elemento di svago ad almeno un viaggio business nel 2022 e l’85% dei lavoratori è alla ricerca di un giusto mix di lavoro a distanza e d’ufficio.

A conferma di queste tendenze possiamo infatti vedere, confrontando la durata del soggiorno tra il 2020 e il 2022, come siano aumentati i soggiorni di sette o più giorni a livello globale, con un aumento  maggiore per i viaggi compresi tra 61 e 90 giorni.

Questo significa che gli hotel e le strutture ricettive dovranno provvedere anche all’ offerta di servizi che rendano facile lavorare da remoto oltre ai comfort per un soggiorno più lungo.

3.Attenzione ai costi ma anche all’ambiente

Dalle interviste è emerso che che per i Travel Manager il controllo della spesa per i viaggi è un’esigenza imprescindibile. Tuttavia, il 75% dichiara di essere più flessibile nei confronti del budget a causa della rapida evoluzione della pandemia e quindi dell’andamento dei viaggi d’affari.

Inoltre il controllo dei costi deve fare i conti anche con nuove richieste emergenti: due terzi dei viaggiatori considerano i viaggi sostenibili una priorità e sempre più aziende richiedono strutture e servizi in linea con quest’ottica quando viaggiano.

4.La comunicazione regolare rimane fondamentale

Dall’inizio della pandemia, si è assistito ad un aumento del numero di comunicazioni da parte delle aziende con messaggi di supporto, flessibilità, sicurezza ed entusiasmo.

Oggi, anche se il bisogno di questi messaggi è diminuito, ci sono alcune forme di comunicazione che rimangono importanti: il 65% dei Travel Manager ritiene che la comunicazione regolare durante il viaggio sia prioritaria, in modo che, in caso di imprevisti, i viaggiatori possano ricevere il supporto e l’assistenza necessaria. 

Anche per gli albergatori questo è importante e la comunicazione potrà avvenire tramite diversi canali: sul GDS, sul sito Web, sui social media, tramite e-mail e durante il viaggio tramite il personale, e-mail di follow-up o servizi di messaggistica.

5.Gli eventi stanno tornando, anche se con meno persone

La ripresa si assiste anche per il settore degli eventi, sebbene essi coinvolgano meno persone, come corsi di formazione interni del team, riunioni più piccole e comitati consultivi per clienti.

Per gli albergatori, questo presenta un’ interessante opportunità: se la struttura offre attualmente spazi per riunioni più grandi, questi potranno essere suddivisi in spazi più piccoli da offrire a più gruppi contemporaneamente. Mentre per le strutture senza spazi per eventi, è ora più facile crearne qualcuno da luoghi pre-esistenti: ad esempio le aree comuni, un cortile esterno o una grande suite potrebbero essere spazi perfetti per accogliere un piccolo team, in un ambiente comunque conforme alle regole anti Covid-19.

Non solo ripresa ma anche crescita

Dalle interviste condotte e dai trend individuati sono tre i principali temi emersi:

  • Le nuove opportunità per il settore che emergono a seguito del COVID-19
  • Le sfide che le TMC devono affrontare per cogliere le opportunità
  • Le soluzioni pratiche per assicurare la ripresa e la crescita

Sebbene la velocità di questa ripresa possa variare tra paesi, continenti e aziende, una cosa è certa:  le Travel Management Companies si stanno reinventando, preparandosi ad un nuovo ambiente commerciale. Stanno definendo infatti le strategie non solo per riprendersi, ma anche per ricostruire e crescere in questo nuovo mondo di viaggi d’affari.

Fonti:

  • Rebuilding Business Travel- Insight from global TMC leaders on the business industry outlook and recovery strategies for 2022 – Amadeus
  • the 2022 business travellert anxious to travel but also anxious to travel – Amadeus

Giorgia Camisasca, Salvatore Sacco – Marketing & Communication Department

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