Il Travel Pass IATA

Avevamo già affrontato l’argomento a novembre scorso quando se ne era iniziato timidamente a parlare. Ora la cosa ha decisamente preso piede e i test sono già in atto. Ma facciamo un passo indietro e vediamo di definire bene che cos’è e qual è il suo scopo, poiché le informazioni che circolano sono tante e spesso si rischia di fare confusione.

Innanzitutto ci teniamo a dire che non è uno strumento da utilizzare solo in questo periodo di Covid e poi abbandonato, così come ci auguriamo tutti sarà invece per le mascherine e l’amuchina. La sua finalità principale è quella di rendere digitali le informazioni necessarie per il viaggio; ovvero quelle informazioni che ad oggi nella maggior parte dei casi sono disponibili unicamente in modalità cartacea e che spesso sono anche causa di confusione, smarrimenti, etc.

Il Travel Pass IATA non sarà qualcosa di obbligatorio per poter viaggiare, per lo meno non lo sarà in una prima fase, e soprattutto non imporrà restrizioni di nessuna sorta. Sono e saranno sempre i governi i soli a poter imporre le regole per l’entrata e l’uscita dai Paesi. Il Travel Pass IATA vuole semplicemente essere la modernizzazione di un processo già esistente che si prefigge come scopo quello di rendere lo scambio di informazioni più completo, più veloce e più sicuro sia da un punto vista di diminuzione del rischio di frodi sia dal punto di vista della sicurezza del trattamento dei dati personali ivi contenuti. I viaggiatori infatti mantengono sempre la custodia dei propri dati con la propria privacy protetta. Il Travel Pass IATA non memorizza i dati a livello centrale. Collega semplicemente le entità che necessitano di verifica (compagnie aeree e governi) con i dati dei test o delle vaccinazioni quando i viaggiatori lo consentono. Quest’ultimo punto è fondamentale. Nessuna verifica andrà a una compagnia aerea o ad un governo senza l’autorizzazione del viaggiatore.

Il Travel Pass IATA si compone di quattro moduli aperti e inter-operativi tra loro:

  1. Registro globale dei requisiti sanitari:

consente ai passeggeri di trovare informazioni accurate sul viaggio, sui test necessari e infine sui requisiti dei vaccini per il loro viaggio. Non stiamo parlando solo di Covid ma di qualunque tipologia di profilassi sia richiesta per l’ingresso o l’uscita da un Paese straniero.

  • Registro globale dei centri di test / vaccinazione:

consente ai passeggeri di trovare centri di test e laboratori nel luogo di partenza che soddisfino gli standard per i requisiti di test e vaccinazione della loro destinazione finale. Non è compito della IATA approvare o meno un laboratorio ma semplicemente registrarli in modo accurato.

  • App Lab:

consente ai laboratori autorizzati e ai centri di test di condividere in modo sicuro i certificati di test e vaccinazione con i passeggeri. La IATA non verifica i risultati del test o del vaccino. Fornisce ai laboratori registrati il sistema per inviare i risultati dei test e i dettagli del vaccino ai viaggiatori in modo sicuro, in modo che i dettagli possano essere verificati per assicurare l’autenticità dell’origine e l’integrità del contenuto. Pertanto, non è possibile per il passeggero manomettere questi dati.

  • App di viaggio senza contatto:

consente ai passeggeri di:

(a) creare un “passaporto digitale”,

(b) ricevere certificati di test e vaccinazione e verificare che siano sufficienti per il propprio itinerario di viaggio e

(c) condividere certificati di test o vaccinazione con compagnie aeree e autorità per facilitare il viaggio.

Per creare un’identità digitale, un passeggero dovrà seguire i passaggi seguenti:

1. Scaricare il Travel Pass IATA gratuito sul proprio smartphone

2. Effettuare l’accesso

3. Scattarsi un selfie con il proprio smartphone

4. Completare un test di vivibilità come indicato dal telefono – cioè, muovi la testa, chiudi gli occhi davanti alla fotocamera etc.

5. Fare una scansione dei dati sulle due linee nella parte inferiore della pagina della foto del passaporto con i proprio smartphone.

6. Eseguire la scansione del chip dati sul passaporto come richiesto dalla applicazione

7. Lo IATA Travel Pass verifica che: il passaporto appartenga alla persona che sta utilizzando l’app  e che il passaporto sia autentico e non sia stato contraffatto

8. La credenziale digitale verificata viene quindi memorizzata sul telefono del passeggero e può essere utilizzata come “passaporto digitale”

E ora arriva la domanda che tutti ci poniamo: da quando sarà disponibile?

Da questo mese di marzo verrà rilasciata l’app che si potrà scaricare gratuitamente da Play Store per smartphone Android e da App Store per iPhone. Da quando è stato avviato lo sviluppo di IATA Travel Pass a dicembre scorso, ci stiamo avvicinando rapidamente al lancio del primo pilota completo. Sarà il Governo della Repubblica di Panama, con la collaborazione di Copa Airlines, il primo a partecipare alla sperimentazione del progetto messo a punto dall’International Air Transport Association per favorire la ripresa sicura della mobilità aerea internazionale.

Dal mese di marzo, su alcune tratte operate da Copa Airlines dall’hub di Panama City, sarà così introdotto il nuovo strumento.

Usando lo Iata Travel Pass, i passeggeri di Copa Airlines potranno creare un “passaporto digitale”. Ciò permetterà loro di allineare i loro itinerari ai requisiti anti Covid-19 richiesti dai paesi di destinazione e dimostrare di aver ottemperato a tutte le formalità richieste.

A seguire sarà a volta di Singapore Airlines verso la fine del mese. E poi IAG, Qatar Airways, Emirates, Etihad Airways (che tra l’altro ricordiamo essere stata la prima compagnia a richiedere da Agosto scorso un risultato del test PCR [reazione a catena della polimerasi] negativo sia prima della partenza per tutti i passeggeri in tutto il mondo che di nuovo al loro arrivo ad Abu Dhabi) più un’altra ventina di compagnie. E a breve se ne aggiungeranno sicuramente tante altre visto che già attualmente IATA sta dialogando una quarantina di altre compagnie

Qatar Airways lo sperimenterà sulla tratta Doha-Istanbul, consentendo ai passeggeri di ricevere i risultati del test Covid-19 e verificare che siano idonei a effettuare il proprio viaggio. Permetterà anche ai viaggiatori di condividere in modo sicuro il loro status verificato di “OK to Travel”, anche prima del loro arrivo in aeroporto.

La domanda viaggi in aereo nel 2020 ha subito un calo del 66% rispetto al 2019 (-76% sui viaggi internazionali e -49% sui domestici). Gennaio 2021 ha registrato un altro dato negativo con un calo del 70% rispetto allo stesso mese del 2020. Confidiamo tutti che le vaccinazioni in corso e la digitalizzazione di queste informazioni possano presto aiutare a far crescere nuovamente la curva dei viaggi assicurando alti standard di sicurezza e fiducia.

Massimiliano Brunelli – UVET GBT Supplier Relations

Lascia un commento