Dopo il crollo dei viaggi d’affari durante la pandemia, oggi assistiamo alla ripartenza di questo business centrale per la ripresa e il successo delle aziende.
Con la pandemia è sicuramente cambiato il modo di lavorare e anche il business travel ha subito un’evoluzione: le aziende hanno rivisto, in primis, il loro approccio nei confronti del lavoro, delle persone, delle loro relazioni e delle priorità di viaggio.
Proprio per queste ragioni, i leader aziendali si trovano a dover rivedere le loro strategie su come si trasmette la cultura aziendale, permettendo alle aziende di crescere e rafforzarsi. I manager si interrogano su come costruire e trasmettere la cultura organizzativa in questo nuovo mondo del lavoro e i viaggi potrebbero rappresentare una soluzione efficace per rimettere a fuoco gli obiettivi e diffondere la vision e valori dell’organizzazione.
Molte aziende, infatti, dopo la pandemia hanno adottato nuove modalità di lavoro ibrido, riducendo in questo modo le occasioni per relazionarsi, che prima influenzavano lo sviluppo e la trasmissione della cultura aziendale: tale riduzione aumenta il rischio che i lavoratori possano sentirsi “disconnessi”. I viaggi diventano un punto significativo per mantenere il contatto tra le persone e la cultura aziendale.
Centrale, a questo punto, il ruolo dei travel manager e le sue evoluzioni: in precedenza chi gestiva i viaggi d’affari si occupava principalmente di gestirne il budget dedicato, la conformità alle politiche e la duty of care. Ora i travel manager hanno un ruolo più ampio che richiede più agilità, consapevolezza e proattività dietro ogni pianificazione. Così i programmi di viaggio vanno ripensati all’interno di un contesto di priorità aziendali di ordine superiore e comprensivo di più aspetti.

Secondo un recente white paper di American Express Global Business Travel, la strategia da adottare in questo nuovo contesto è quindi reinventare la connettività dei dipendenti e gli obiettivi aziendali in modo da soddisfare le esigenze culturali dell’azienda. E bisogna farlo attraverso i viaggi, che non vanno più pensati come funzione transazionale ma come una strategia dinamica per lo sviluppo di una cultura aziendale più sintonizzata verso la crescita.
Secondo il report sono 5 i motivi principali per cui i viaggi aziendali diventano centrali per il successo delle aziende. Vediamoli di seguito.
- I viaggi alimentano la cultura aziendale
I viaggi d’affari stanno assumendo un nuovo significato. Non sono solo una modalità per concludere affari, o per rendere il flusso di lavoro più sincronizzato, ma un vero e proprio strumento che genera cultura aziendale. Dato che la conservazione di questa, soprattutto con il lavoro ibrido o remoto, è fondamentale e dato che il valore degli incontri di persona è ritenuto ancora insostituibile, i viaggi devono essere visti come momenti fondamentali per stimolare la motivazione, l’impegno e un senso di unità.
Come si traduce tutto ciò a livello pratico? Innanzitutto considerando come obiettivo principale dei viaggi, la costruzione di relazioni, con momenti di team building e stimolando l’interesse e il coinvolgimento dei dipendenti promuovendo programmi di viaggio attraverso i canali di comunicazione aziendali. Così tra le persone, soddisfatte da tali iniziative, si creerà un senso di fiducia e lealtà verso l’azienda.
- I viaggi incentivano il benessere delle persone
Le circostanze difficili degli ultimi anni hanno aumentato i livello di stress dei lavoratori e le imprese hanno dovuto rivedere le proprie strategie per garantire creare un’atmosfera piacevole per i dipendenti e la loro crescita professionale. Il viaggio si presta a questa necessità essendo strumento che può creare soddisfazione nelle persone, cambiando il loro stile di vita.
Investire sui viaggi di lavoro per far star bene, porterà a risultati positivi su tutti i livelli. Ad esempio, offrire location e servizi di qualità durante i viaggi di lavoro aumenterà il benessere personale, offrire formazione contribuirà al benessere professionale, lasciare che le persone in trasferta possano contattare colleghi/amici/parenti stimolerà il benessere sociale, essere trasparenti sulle tematiche riguardanti spese e costi porterà ad un benessere finanziario, e infine disporre di un’indennità di viaggio per la sicurezza dei lavoratori offrirà un benessere fisico.
Proporre un canale di comunicazione aziendale per ascoltare i suggerimenti, le opinioni e i feedback dei viaggiatori, può offrire ulteriori spunti sulle azioni da intraprendere.
- I viaggi sono uno strumento per creare fiducia
Le persone continuano a ricalibrare le loro priorità: perdono di importanza il potere politico e finanziario, diventano fondamentali le connessioni personali, senza la quali il lavoro diventerebbe semplicemente un elenco di compiti alienante che non porterebbe a sviluppare fiducia verso l’azienda.
I viaggi d’affari devono diventare un elemento di differenziazione per trattenere talenti e quindi perdono il loro ruolo di strumento transazionale. Come renderli tali? Come dicevamo in precedenza, essi devono favorire il benessere a 360° dei lavoratori in trasferta, offrendo destinazioni e spazi accoglienti, servizi che rendano il soggiorno piacevole e magari comprendere anche una parte di intrattenimento.
- il viaggio offre autonomia ai lavoratori
Il modo di lavorare è cambiato con l’avvento del lavoro ibrido e da remoto, e di conseguenza anche la percezione dei lavoratori nei confronti delle politiche di viaggio. Esigono che le aziende siano più comprensive verso le preferenze e le esigenze individuali e che forniscano più scelta all’interno dei programmi di viaggio, che dovranno essere più flessibili, garantendo allo stesso tempo sicurezza durante la trasferta, considerando i potenziali pericoli, interruzioni o disagi che, con l’avvento del covid, abbiamo visto accadere. Le aziende devono quindi offrire più autonomia e flessibilità ai lavoratori in viaggio, ma allo stesso tempo fare in modo che la duty of care e le politiche di viaggio vengano rispettate.
Per riuscire in questa impresa, è necessario rivedere le relazioni con i fornitori, rendendole meno rigide, per dare alle persone più opzioni di prenotazione e scelta, impiegare sistemi di prenotazione di viaggi aziendali che consentano ai dipendenti il controllo di eventuali imprevisti durante il viaggio e infine, come sempre, tener conto delle opinioni e dei feedback dei lavoratori durante l’ideazione dei programmi di viaggio.
- I viaggi mostrano i valori aziendali
Viaggi e sostenibilità ambientale sono strettamente legati e non si può pensare di creare programmi di viaggio senza tener conto di questa nuova esigenza.
I leader aziendali devono rivalutare l’impatto dei viaggi sull’ambiente in modo da rispondere ai nuovi desideri dei lavoratori e della società e quindi rivedere anche la supply chain. Rivedere i viaggi d’affari in un’ottica di sostenibilità significa rivedere i rapporti con tutto ciò che è legato ad essi (fornitori, partner, destinazioni, carburante, tecnologie), e quindi rivedere le priorità aziendali. Ad esempio, si possono diversificare i fornitori scegliendoli a seconda dell’esigenze del momento, e non attraverso scelte programmate o incentivare i viaggiatori ad usare modalità di trasporto meno impattanti sull’ambiente.
Per questo motivo, le aziende devono cambiare il loro approccio verso l’organizzazione dei viaggi d’affari, che non può più essere un processo automatizzato, ma deve essere più intenzionale e consapevole. Adottare programmi di viaggio più flessibili ed attenti all’ambiente, dimostra responsabilità sociale da parte delle aziende e ciò porta a benefici aggiuntivi su tutti i fronti.
In conclusione, i viaggi sono strumenti per raggiungere gli obiettivi aziendali
Il cambio di approccio nei confronti dei viaggi aziendali consentirà alle aziende di diffondere la cultura aziendale e raggiungere obiettivi più duraturi.
I travel manager sono in una posizione privilegiata per favorire questa transizione diventando amministratori dei valori aziendali e delle esperienze dei dipendenti, due cose che ora dipendono in gran parte dai viaggi aziendali.
Durante la pandemia abbiamo imparato che l’incertezza richiede soluzioni agili: serve un approccio attivo da parte dei travel manager che devono lavorare in collaborazione con tutti i dipartimenti in modo da intraprendere un percorso propositivo, produttivo e redditizio.
Giorgia Camisasca, Salvatore Sacco – Marketing Department