Lockdown terminato e l’Italia entra di gran passo nella fase due. E a volare quando si riparte?
Abbiamo preparato una timeline delle date in cui le principali compagnie aeree prevedono il ritorno all’operatività sul suolo italiano.
Ma facciamo innanzitutto un punto della situazione di quanto questi ultimi tre mesi hanno cambiato e stanno cambiando il mondo del trasporto. Un documento diffuso recentemente dalla IATA ci descrive come con l’aumento dei casi di positività al Covid19 in Cina le prenotazioni aeree abbiano toccato punte del -88% per arrivare con un mese e mezzo di ritardo ad azzerarle totalmente anche per l’Europa ed il Nord America.
Ecco invece l’impatto che il Covid ha avuto sull’ utilizzo delle flotte da parte delle compagnie aeree. Se normalmente solo il 10% circa degli aeromobili si trova a terra, negli ultimi tre mesi si è arrivati a punte superiori al 50%.
Ma vediamo ora come le principali carriers a livello mondiale stanno pianificando il rientro alla normalità. Partiamo da Alitalia che, mentre sta facendo i conti sul suo futuro dal primo giugno in avanti, ha continuato in questi due mesi a coprire tutte le principali rotte domestiche da Roma con alcune tratte in multifrequenza giornaliera (Milano 4 frequenze; Catania, Palermo e Cagliari 3) e le top europee (Londra, Parigi, Francoforte, Monaco e Brussels).
Il Gruppo AirFrance/Klm opera solo da inizio maggio con gli Embraer della controllata Klm City Hopper giornalmente su Milano e Roma prevedendo di arrivare al 15% della sua usuale pianificazione entro la fine del mese. Parigi è collegata con le medesime due città con frequenze sporadiche settimanali con l’obiettivo per il mese di giugno di aumentare voli e destinazioni servite.
La tedesca Lufthansa opera ancora il giornaliero da Francoforte su Milano e Roma e, forte del prestito europeo appena approvato, prevede per il primo di giugno una ripartenza con circa 160 aerei totali pari a circa il 50% della sua flotta garantendo i collegamenti anche dal Centro e Sud Italia (Napoli, Olbia e Catania).
Sempre da giugno faranno il loro atterraggio a Malpensa (una volta al giorno) e Fiumicino (due al giorno) i voli della Tap che andranno ad incrementare le frequenze solo da luglio con l’aggiunta dei primi voli intercontinentali.
Ryanair dopo le provocazioni di O’Leary delle scorse settimane, “vince” la sua battaglia contro i posti vuoti. E’ dello scorso 14 maggio infatti l’annuncio in cui la Commissione Europea decreta l’obbligo di indossare mascherine ma non del tanto temuto distanziamento sociale a bordo. Forte del fatto di essere la più grande lowcost europea, annuncia una ripresa a tutto gas dal 1 luglio con il 90% della capacità totale pari a circa mille voli giornalieri (in questi giorni l’operatività è ridotta a circa 30 voli giornalieri soprattutto tra Gran Bretagna e Irlanda). Promette procedure di check-in solo online, misurazione della temperatura, servizio a bordo limitato e accettazione del solo pagamento con carta di credito.
E usciamo dal nostro continente per vedere anche le altre big extraeuropee. Emirates annuncia il primo ritorno sul suolo italiano il prossimo 21 maggio con un giornaliero su Malpensa. Sarà invece solo dal 1 luglio che tornerà il Roma-Dubai, il Malpensa-NewYork oltre a raddoppiare il Malpensa-Dubai. Posticipati al 1 agosto invece i diretti su Venezia e Bologna.
Sta invece già operando Qatar Airways con quattro frequenze tra Roma e Doha. Dal 20 maggio vedremo decollare anche il volo da Malpensa con una frequenza che inizialmente sarà di soli tre voli a settimana. Sono solo una trentina le destinazioni in tutto il mondo servite oggi dalla compagnia del golfo. Destinazioni che entro la fine di giugno triplicheranno fino a circa ottanta.
Spostandoci un po’ più a est, sarà solo da luglio che inizieremo a vedere a Malpensa e Fiumicino gli aeromobili di Cathay Pacific e Singapore Airlines. Entrambe ad oggi hanno infatti una capacità operativa ridotta del 95% che conta solo qualche sporadica frequenza settimanale sui principali hub europei: solo Londra per Cathay, Zurigo e Francoforte per Singapore.
Più in ritardo le cinesi che ad oggi non contemplano ancora una data certa per il ritorno dei diretti in Italia. Air China sta operando con una sola frequenza settimanale su Londra e Francoforte.
Si parla invece di fine ottobre per le americane. È stata American Airlines la prima compagnia a dichiarare, ormai oltre un mese fa, che non avrebbe rimesso piede in Italia prima del 25 ottobre. Seguita a ruota qualche settimana dopo da United Airlines che posticipa le connessioni dirette su Newark al prossimo 23 ottobre. In controtendenza Air Canada che annuncia gli schedules da Roma per Toronto e Montreal a partire già dal prossimo 25 giugno.
E cosa succederà da un punto di vista delle tariffe?
L’esperienza di ciò che è avvenuto in Cina nella fase del post-Covid19 fa pensare ad una possibile iniziale riduzione delle tariffe per stimolare la domanda.
Ma gli analisti ci mettono in guardia, e probabilmente, dopo un breve periodo, nel quale riprenderemo le nostre vecchie abitudini, tutto tornerà come prima…
Massimiliano Brunelli – UVET GBT Supplier relations