I Travel Trend del 2022 secondo Accor

Una nuova ricerca di Accor (Accor Europe Travel Trends Report), uno dei più importanti gruppi del settore Hospitality, rivela ottimismo sul ritorno dei viaggi ed una ripresa del turismo. Dopo due anni di restrizioni il desiderio di viaggiare è alto e, nonostante le recenti battute d’arresto con le varianti Delta e Omicron, oltre l’80% degli intervistati prevede di viaggiare durante l’anno. L’ultima variante Covid ha addirittura portato ad un raddoppiamento del desiderio di viaggiare: se alla fine del 2021 solo il 14% dei viaggiatori stava pianificando le vacanze, all’inizio del 2022 questo numero è salito al 28%.

Il 30% delle persone sta infatti attivamente pianificando e prenotando viaggi per la prima metà dell’anno, il 50% per la seconda metà e quasi uno su cinque (17%) sta già prenotando viaggi per il 2023.

Ciò che è interessate sapere è che le persone sono disposte anche a spendere di più (in media il 39% in più) rispetto al 2019, prenotando un numero maggiore di viaggi (in media 4 per il 2022) e spendendo di più per ogni viaggio in termini di destinazioni e alloggi (il 14% degli europei sta pianificando viaggi di lusso), per compensare tutti i viaggi persi negli anni della pandemia.

Parlando di destinazioni, le vacanze al mare sono in cima alla lista dei desideri per i viaggi nel 2022 per il 33% degli intervistati. La recente ondata pandemica ha portato a inoltre ad un aumento del desiderio per la natura, con il 30% dei viaggiatori che cercheranno vacanze nella natura nel 2022. Come vedremo però anche le città stanno riconquistando una buona parte di viaggiatori.

Il 55% degli intervistati intende mantenere i propri viaggi all’interno dell’Europa, dove l’Italia è stata identificata come la destinazione numero uno, mentre coloro che desiderano esplorare oltre il continente, il 13% sta pianificando viaggi in Nord America e l’11% nel sud-est asiatico.

Il desiderio di rimanere entro i propri confini, è anche confermato dai dati sul modo di viaggiare: il 16% si aspetta meno viaggi aerei nel 2022 e il 18% si aspetta un ritorno dei viaggi in treno e in auto.

C’è infatti un’elemento importante da considerare: i cambiamenti nel comportamento nell’era post-Covid, in termini di vita e lavoro, cambieranno a loro volta il modo in cui viaggiamo, quest’anno e nei prossimi anni.

Oltre al modo di viaggiare anche le priorità di viaggio cambiano. Data l’incertezza degli ultimi mesi, la flessibilità delle prenotazioni e gli elevati standard sanitari sono in cima alla lista di ciò che gli europei si aspettano come “must have” nel 2022 e negli anni seguenti.  Ad esempio 1 persona su 5 (19%) sarebbe disposta a pagare di più per una camera d’albergo se avesse un premio riconosciuto per gli standard di pulizia, mentre il 30% cerca maggiore flessibilità sulle modifiche alle prenotazioni, visti i continui cambiamenti alle regole di viaggio.

La tecnologia svolgerà anche un ruolo significativo nell’offrire un’esperienza di viaggio più semplice, e il 23% dei viaggiatori europei si aspettano più opzioni di pagamento contactless.

Un’altra priorità è quella di sapere che le strutture e i mezzi di trasporto utilizzati per viaggiare, diano importanza al proprio impatto sull’ambiente. C’è infatti una maggiore consapevolezza della sostenibilità e questo influenza la scelta durante le prenotazioni per i viaggi.

Un altro cambiamento sta nella visione che si ha del viaggio. Il Mindful Travel è destinato a essere una tendenza importante nel 2022. Il ruolo emotivo ed esperienziale del viaggio ha più risalto ora che mai e Il 66% delle persone ha come priorità, in vacanza, di aumentare il proprio benessere mentale e diminuire lo stress.

Trend e opportunità

A partire da queste premesse e da questi cambiamenti vediamo quindi 10 trend dei viaggi 2022, che sono da tenere in considerazione perché rappresentano delle grandi opportunità per gli operatori del settore del turismo

1.Viaggi di lusso

Come abbiamo detto, dopo due anni di restrizioni le persone sono più propense a spendere soldi per i viaggi e in media spenderanno il 37,4% in più nel 2022, per destinazioni da sogno e hotel di lusso, ma anche per viaggi su auto d’epoca, o su treni dotati di ogni comfort che attraversano tutta Europa.

Assistiamo ad una democratizzazione del benessere. Tutto ciò che un tempo era considerate pratiche da ricchi, ora è parte dello stile di vita di tutti, tanto che le Generazioni Y e Z considerano nella norma il concedersi delle eccezionali esperienze di benessere al di fuori della routine quotidiana. Il vero lusso non riguarda solo quello che fai, ma anche come ti senti. 

In questo senso, il settore dell’ospitalità può sfruttare questa opportunità, cercando di soddisfare questa nuova esigenza.

2. Turismo sostenibile

Abbiamo già parlato di come la sostenibilità e l’impatto sull’ambiente siano diventati fattori decisivi per un viaggio, per quasi la totalità (87%) degli intervistati. L’amore per la natura e il rispetto per il pianeta è quasi visto come un impegno filantropico. Per questo, una fuga in campagna o in riva lago, e la ricerca di posti poco affollati in mezzo alla natura hanno oggi così tanto fascino.

Anche in questo caso, al settore dell’ospitalità si presenta una nuova opportunità, dato che i viaggiatori cercheranno hotel che condividano questo pensiero e senso di cura.

3. Soggiorni lunghi

La pandemia ha accelerato le tendenze della salute e del benessere e il ruolo ristorativo dei viaggi è confermato dal 66% degli intervistati, che ritiene che una delle maggiori priorità di quando si è in vacanza sia allontanare lo stress e concentrarsi sul proprio benessere mentale.

Le persone vogliono fare viaggi per affrontare meglio l’esaurimento mentale e fisico causato dalla pandemia. E una volta arrivati a destinazione, rimarranno il più a lungo possibile, aiutati anche dalla tendenza a lavorare sempre più in remoto.

Un’ulteriore opportunità per gli hotel che avranno un ruolo fondamentale nel fornire e mantenere pratiche di benessere.

4. Viaggiare per migliorarsi

Molti dei partecipanti al sondaggio hanno espresso interesse per quelle destinazioni che  possano offrire una possibilità di imparare qualche cosa di nuovo che porti ad un auto-miglioramento . Ritengono che il viaggio sia una priorità perché può intrecciarsi perfettamente con altri aspetti della nostra vita. Se abbiamo infatti un interesse, come lo sport, l’arte o il cinema, il viaggio è un occasione per coltivarlo e migliorarlo.

Destinazioni e strutture che offrono attività sportive, culturali, enogastronomiche o di intrattenimento sono ora più apprezzate che mai

5. Viaggiare da soli

Tutto ciò che si è fatto per cercare di stare bene da soli,  durante la pandemia, si evolverà ora includendo anche i viaggi. Un viaggio in solitaria ad esempio, potrebbe essere un modo per eliminare temporaneamente le responsabilità domestiche e ricaricare le batterie.

Gli hotel apporteranno alcuni cambiamenti per far sentire i viaggiatori solitari a proprio agio. Questa tendenza ne ingloba un’altra che è quella dei viaggi dell’ultimo minuto, più semplici da fare da soli che in gruppo, in famiglia o in coppia. Qualunque sia la scelta della fuga comunque, il tempo per se stessi sarà molto importante quest’anno.

6. Vacanza e lavoro

La pandemia ha anche accelerato cambiamenti significativi nel modo in cui tutti noi viviamo e lavoriamo. La tendenza a lavorare da remoto permette di viaggiare in qualsiasi periodo e di stare via più a lungo. Dal sondaggio, il 53% apprezza il fatto di poter lavorare da qualsiasi luogo e 1 su 10 prevede infatti di prolungare le proprie vacanze lavorando lontano da casa.

L’equilibrio tra lavoro e vita privata è sempre più importante ed è anche un incentivo che potrebbe aiutare le aziende a trattenere i talenti chiave, per questo una destinazione che incorpora la possibilità di lavorare è una tendenza in crescita.

Le strutture ricettive infatti stanno sempre più costruendo offerte per soggiorni di lunga durata, e dal sondaggio, il 43% ha affermato che ora è fondamentale che luoghi come gli hotel abbiano condizioni adeguate per consentire di lavorare comodamente. Sempre più in crescita sono quindi gli edifici ibridi, dove camere e servizi per gli ospiti, spazi per uffici, spazi commerciali, spazi per la salute e il benessere possono coesistere comodamente all’interno della stessa struttura.

Questo rappresenta una fase successiva nell’evoluzione del settore alberghiero. 

7. Vita di città

Dopo due anni in cui le città sono diventate sempre più vuote, un numero significativo di persone vuole ora essere circondato da persone, architettura, eventi ed esperienze per sentirsi di nuovo parte della vita umana. È probabile quindi che le vacanze in città esplodano quest’anno considerato questo bisogno di immersione sociale.

Gli hotel saranno scelti in base alla loro capacità di far parte della “vita di quartiere” e dove lo staff sappia consigliare dove trovare quello che i clienti cercano in città.

8. Nuovi compagni di viaggio

Con la pandemia l’idea di compagnia è cambiata. Ora vogliamo raggiungere amici e famiglie lontani che magari non siamo riusciti a vedere in questi due anni. Ad esempio i viaggi multigenerazionali, che spesso vedono tre generazioni della stessa famiglia, continuano a prosperare tra i viaggiatori. Una tendenza è infatti quella del Gramping: sono i nonni a portare in vacanza i nipoti, in modo da ridurre i costi dell’assistenza dei figli, e di permettere a loro di godere della compagnia reciproca, limitata in questi due anni per via della pandemia.

Le prime prenotazioni infatti indicano una domanda molto elevata di case private e ville più grandi. Così come le prenotazioni di gruppo per gli hotel, con camere e strutture condivise e interconnesse che aiutano le persone ad avere esperienze insieme ma sempre con la propria privacy.

9. Alberghi residence

I servizi, le strutture e i comfort tipici degli alberghi stanno ora trasformando anche le case di proprietà. La categoria dei residence è in rapida espansione, risultando attraenti per i clienti benestanti di tutto il mondo. Una combinazione di esclusività, flessibilità e lusso, sia per gli ospiti che per i residenti.

Lo spostamento verso il lavoro a distanza dovuto alla pandemia sta anche rendendo le seconde case e le proprietà per le vacanze più attraenti per coloro che ora hanno una maggiore flessibilità in termini lavorativi.

10. Fedeltà

Se siamo fedeli è bello vederci restituito qualcosa. Nei viaggi questo si traduce in ricompense da parte degli hotel ai clienti che continuano a sceglierli, fornendo non solo una sistemazione ma anche assistenza, intrattenimento, hobby, trasporti e servizi finanziari.

Conclusione

È chiaro che le priorità sono cambiate negli ultimi due anni di pandemia. Fattori di sostenibilità influenzano le decisioni che le persone prendono, l’equilibrio tra lavoro e vita privata non è più solo un tag-line e i viaggiatori hanno una nuova consapevolezza dell’impatto positivo che il viaggio ha sul loro benessere.

 Ci aspettiamo che questa tendenza al miglioramento, alla consapevolezza e al benessere faccia parte dell’esperienza di viaggio per gli anni a venire, accelerata dalle opportunità perse dal Covid. I viaggi sono tornati, le esperienze sono tornate, e il settore del turismo inizia il 2022 con ottimismo.

Fonte: Accor Europe Travel Trends Report – Accor

Giorgia Camisasca, Salvatore Sacco – Marketing & Communication Department

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