E’ un’altra estate di viaggi con il Covid-19, e se da una parte i vaccini sono considerati dai governi la soluzione per tornare alla normalità, dall’altra ci sono nuove norme da rispettare.
Accanto a mascherine e gel disinfettanti infatti, c’è anche la Certificazione verde COVID-19, detta più comunemente Green Pass, che permette di accedere a eventi, strutture e altri luoghi pubblici in Italia e facilita gli spostamenti in Europa.
Dal 1 luglio è valida come EU digital COVID certificate e rende più semplice viaggiare da e per tutti i Paesi dell’Unione europea e dell’area Schengen.

Mentre dal 6 Agosto entreranno in vigore le nuove regole sul suo utilizzo per ristoranti, bar, teatri, musei, cinema, centri sportivi, eventi spettacoli e competizioni sportive, in Italia e non solo.
Le regole, purtroppo, cambiano da un Paese all’altro, e i tempi di attuazione sono diversi per ogni Stato.
Nonostante ciò, sono in tanti gli italiani che non hanno rinunciato a una vacanza all’estero.
Cerchiamo quindi di tracciare una panoramica aggiornata sulle richieste e gli obblighi dei diversi Paesi europei in materia di pass vaccinali.
IMPORTANTE: le regole sono quelle ad oggi di chi scrive (29 luglio) e potrebbero subire variazioni. Vi invitiamo a visitare il sito della Farnesina per eventuali aggiornamenti anche dell’ultimo minuto data la situazione in itinere.
Austria
L’ingresso a ristoranti, teatri, hotel, impianti sportivi richiede il certificato di vaccinazione, un test negativo o un certificato di guarigione dal COVID-19.
Cipro
Per entrare in ristoranti, bar e alberghi è necessario il Safe Pass, che documenta la prova della vaccinazione o un test negativo. Non corrisponde al Green pass europeo, ma si ottiene attraverso una app del Paese.
Croazia
Serve il green Pass per entrare nel Paese: nel caso non si possegga, è necessario sottoporsi a un tampone all’arrivo nel Paese e poi all’autoisolamento fino all’arrivo del risultato. Se non si effettua nessun tampone, è obbligatorio stare in autoisolamento per dieci giorni.
Danimarca
La Danimarca richiede un “Coronapass” per tutti i luoghi di ristorazione e culturali al coperto. Il pass è disponibile in formato cartaceo o scaricabile tramite app.
Francia
Il presidente Emmanuel Macron ha ordinato per decreto che i visitatori di tutti i luoghi di ristorazione e culturali con una capacità superiore a 50 persone siano ora tenuti a mostrare un pass verde. Il decreto è ora in discussione al Parlamento.
Germania
Le restrizioni variano da stato a stato in tutta la Germania, ma è richiesto che i clienti debbano presentare un risultato negativo del test o una prova di vaccinazione per essere ammessi in bar e ristoranti al chiuso. Non è ancora stato fatto un decreto legge apposito.
Grecia
Già a partire dal 16 luglio è stato reso obbligatorio mostrare il Green pass (oppure certificati vaccinali o gli esiti negativi dei tamponi molecolari o rapidi) per entrare al bar, al ristorante e in tutti i luoghi di intrattenimento al chiuso.
Irlanda
Il governo irlandese ha recentemente approvato una legge con un voto ristretto che consente a pub, caffè e ristoranti di servire le persone vaccinate al chiuso a partire dal 26 luglio. È accettato il pass europeo.
Lettonia
I luoghi all’aperto sono accessibili senza Green pass, ma solo le persone vaccinate possono accedere a locali al chiuso, utilizzare palestre, cinema e teatri.
Lituania
Le persone con il pass vaccinale elettronico della Lituania possono cenare al chiuso e accedere ai siti culturali e di intrattenimento. Il green pass europeo è accettato per i turisti.
Paesi Bassi
Non c’è nessuna legge che imponga l’utilizzo del pass vaccinale, ma solo le attività che controllano il Green pass possono funzionare a pieno regime.
Portogallo
Oltre 60 comuni ad alto e altissimo rischio – comprese le città di Lisbona e Porto – richiedono la prova di una vaccinazione COVID o un test negativo il venerdì sera dopo le 19.00 e nel fine settimana per accedere ai locali.
Slovenia
L’ospitalità indoor è aperta ai maggiori di 18 anni che sono vaccinati o possono presentare la prova di un test COVID-19 negativo. I tavoli devono essere distanti 3 metri, anche con l’utilizzo del pass.
Spagna
Per entrare nel Paese è richiesto uno dei seguenti documenti: certificato di vaccinazione, valido 14 giorni dopo la seconda dose; test con esito negativo effettuato nelle 72 ore precedenti all’arrivo se molecolare, 48 se antigenico.
Una nota a parte per il Regno Unito, ormai al di fuori dell’UE: non è più necessaria la quarantena precauzionale per chi viaggia in UK da Ue e Usa a patto che abbia già ricevuto il doppio vaccino anti-Covid nel Paese d’origine. Occorre però il risultato negativo di un test Covid effettuato nei 3 giorni precedenti alla partenza e si deve inoltre compilare il travel locator form due giorni prima della partenza.
Come possiamo vedere c’è un fronte comune, ma misure anti-Covid diverse all’interno dei Paesi dell’Unione europea, e nonostante sia stato introdotto il green pass europeo, questo da solo a volte non basta per spostarsi liberamente all’interno dell’Europa. Sarà utile quindi per il piano di viaggio, consultare il sito Re-open Eu oppure il sito Viaggiare sicuri della Farnesina.

Giorgia Camisasca – UVET GBT Marketing Department
Fonti:
TTGItalia.com, “Viaggiare in Europa, l’abc per i turisti”, 28/07/2021
Euronews.com , “Covid-19, da oggi al via il green pass europeo”, 01/07/2021
SkyTG24, “Covid, cosa sapere (e cosa serve) se si viaggia in Europa partendo dall’Italia”, 29/07/2021
Il Sole 24 Ore, “Delta dominante in Europa: dal green pass al Plf e le regole per i turisti”, 24/07/2021
Dcg.gov.it