Viaggiare nel 2021: l’inizio della ripresa

Nel 2021 abbiamo visto i primi segnali di ripresa del Travel. Come sta procedendo questa ripartenza? E come varia nei vari Paesi del mondo, anche a seconda della tipologia di viaggi? Prendiamo in esame alcuni dati della ricerca effettuata da Tourism Economics per tracciare un quadro generale sulla situazione del settore e per fare delle previsioni più precise sulla ripresa futura.

VIAGGI NAZIONALI E INTERNAZIONALI

Il 2020 è stato l’anno dello stop ai viaggi, con cali davvero consistenti rispetto al 2019. Quelli internazionali sono diminuiti del 73% a livello mondiale  mentre in Europa sono scesi del 68%. Fortunatamente quelli nazionali hanno contribuito in parte a diminuire le perdite, ma hanno comunque avuto un calo importante, con una diminuzione del 36% a livello mondiale e del 40% a livello europeo.

Nel 2021 stiamo assistendo a differenze minori, soprattutto per quanto riguarda i viaggi nazionali. Rispetto al 2019 i viaggi internazionali nel Mondo sono diminuiti del 60% mentre per quelli nazionali solo del 10% poiché ci sono state aree del Mondo (Stati Uniti, Russia e Cina) nelle quali a causa delle distanze da percorrere non si è potuto fare a meno di viaggiare in aereo all’interno del Paese.

Si prevede infatti che per i viaggi nazionali le restrizioni scompariranno già entro la fine del 2021, mentre per quelli internazionali potrebbero essere ancora sotto al 50% rispetto ai livelli del 2019.

LE DIFFERENZE NEI VARI PAESI DEL MONDO

La ripresa non è stata uguale in tutto il Mondo.  Considerando i dati di occupazione degli hotel, il calo in Cina è avvenuto prima ed è stato più ripido, ma ad Aprile 2021 la Cina è stato il Paese con la performance migliore in termini di riempimento alberghiero, con un‘occupazione che si avvicina al 70% seguita dagli Stati Uniti  con un tasso di riempimento di circa il 60%.

L’Europa e il resto dell’Asia sono invece rimasti al di sotto del 40%.

Il ruolo dei vaccini è ovviamente risultato fondamentale nella ripresa, poichè contribuiscono ad allentare le restrizioni: in Europa, Usa e Asia si prevede che già tra il 2021 e il 2022 sarà vaccinata la maggioranza della popolazione e i viaggi dovrebbero riprendere prima rispetto ad altri Paesi in cui la vaccinazione sta procedendo più lentamente.

I VIAGGI E L’ECONOMIA

Nel 2020, con il blocco di molte attività, si è visto un vertiginoso calo del PIL mondiale. Nel primo quadrimestre del 2021 il PIL è comunque tornato quasi ai livelli del 2019, e riuscirà probabilmente a superarli nei mesi futuri. La maggior disponibilità economica potrebbe quindi influire sulla domanda del travel, aiutando la ripresa del settore. Anche i risparmi che le famiglie hanno accumulato nel 2020 potranno alimentare la ripresa.

LE INTENZIONI DI VIAGGIO

Non avendo la possibilità di viaggiare, nel 2020 sono diminuite anche le ricerche online sulle destinazioni, anche se non in modo drastico, complice la voglia di viaggiare almeno sul web. Nel 2021 stiamo assistendo ad un ritorno delle ricerche sul web ai livelli pre-pandemici, se non addirittura superiori. Questo significa che la voglia di pianificare le vacanze non è calata, e questo fa ben sperare per una rapida ripresa.

Ad Aprile 2021, oltre alle ricerche sulle destinazioni, tutte le attività online legate al turismo, comprese le prenotazioni, sono in risalita (ad eccezione dei viaggi aerei la cui ripresa sembra più rallentata).

IL BUSINESS TRAVEL

Parlando di tipologia di viaggi, quelli per vacaza sono quelli che sicuramente stanno mostrando una ripresa più rapida rispetto ai viaggi di lavoro. Se guardiamo ad esempio i dati delle aziende statunitensi, vediamo che solo un terzo di esse hanno già incominciato a far viaggiare i propri dipendenti per lavoro. L’intenzione di ricominciare è però in netto aumento: a Maggio 2021 il 44% delle Aziende intervistate a confermato la propria volontà di riprendere i viaggi d’affari entro 3 mesi.

ALCUNE PREVISIONI

Guardando i dati elaborati da Tourism Economics possiamo concludere con una visione positiva in merito alla rispresa del turismo, i risultati già dal 2022 potrebbero superare i livelli del 2019, anche se la proporzione tra viaggi nazionali e internazionali non sarà più la stessa. I viaggi nazionali, in particolare quelli di tipo leisure, saranno quelli che per primi torneranno ai livelli del 2019, mentre più lenta sarà la ripresa di quelli internazionali e del business travel.

Se guardiamo infine alle destinazioni di viaggio, saranno sicuramente i viaggi “al di fuori delle grandi città” a riprendersi per primi. Probabilmente questo sarà dovuto al fatto che le persone continueranno a preferire destinazioni meno affollate e considerate quindi più sicure e con minore rischio di contrarre il covid.

Se guardiamo  come cambia la ripresa nei diversi Paesi del mondo, la Cina è in testa con un superamento importante dei livelli del 2019 già a partire dal 2022 mentre per altre aree geografiche, come l’Europa, si dovrà attendere il 2023.

Giorgia Camisasca – UVET GBT Marketing Department

Fonte : Tourism Economics – Travel in 2021 – Giugno 2021

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