Guardiamo ad Oriente. La Cina è stata tra i primi paesi ad affrontare la pandemia da COVID-19 e ad entrare nella “fase 2” della lotta alla pandemia. Cosa sta cambiando nel settore del turismo? Sono cambiate le preferenze dei viaggiatori? Una ricerca di Mc Kinsey su 1600 viaggiatori cinesi ci ha fornito degli spunti molto interessanti, che potrebbero valere anche per il mercato europeo.
La ripresa richiederà del tempo, in particolare per i viaggi, ma rilevare i primi indicatori di miglioramento del sentiment in Cina è un buon segnale. I viaggi internazionali sono ancora soggetti a restrizioni normative, nel frattempo i viaggi nazionali sono percepiti come più sicuri. Sicuramente ci sarà un effetto molto positivo quando la “prima ondata” di viaggiatori inizierà a pubblicare le loro esperienze sui social media, accelerando la tendenza verso la ripresa anche nel settore dei viaggi.
Si registrano alcune variazioni nelle preferenze di acquisto dei viaggiatori cinesi, sebbene al momento si considerino solo i viaggi all’interno della Cina. Tour con gruppi più piccoli e prevalenza (69%) dei viaggi da soli o in coppia. Incremento del numero di viaggiatori più giovani, preferenza per hotel di lusso che sale dal 31% dello scorso anno al 41%. Un percentuale relativamente alta (22%) di indecisi.
La stessa ricerca dei viaggiatori in otto città cinesi ha analizzato la loro percezione e il loro atteggiamento di acquisto nell’ambito dei viaggi leisure. Gli intervistati avevano intrapreso un viaggio di piacere nazionale o internazionale nell’ultimo anno e avevano sede a Shanghai, Pechino, Canton, Shenzhen, Chengdu, Xi’an, Xiamen e Wuhan. I dati sono stati raccolti dal 13 al 18 aprile 2020. E’ stato richiesto agli intervistati quando è probabile che facciano il loro prossimo viaggio, chi ha intenzione di viaggiare e con chi, dove vogliono andare e cosa vogliono fare.
Sebbene in Cina siano in netta ripresa le varie attività economiche, il rimbalzo del sentiment di viaggio nel tempo libero è stato finora limitato, mentre quello generale tra i consumatori cinesi si è ripreso rapidamente nelle ultime settimane, con il 36% dei consumatori ottimisti sull’economia cinese. Quendo si tratta di viaggiare il rimbalzo della fiducia sembra essere più lento. Il sondaggio rivela anche alcune importanti informazioni sul modo in cui il comportamento dei viaggi di piacere e il “sentiment” si stanno spostando nella fase di coda della pandemia in Cina.
Poco più del 10% dei viaggiatori pensa di fare il suo prossimo viaggio di piacere entro agosto.
Il 56% tra settembre e dicembre, con una forte concentrazione come di consueto a cavallo delle vacanze della festa nazionale (National Day, 1 ottobre). Circa il 20% invece dovrà attendere il primo trimestre del 2021. I viaggiatori attendono indicazioni e annunci ufficiali dalle autorità o dagli esperti, e informazioni sulla riapertura delle scuole, per essere pronti per il loro prossimo viaggio di piacere.
Per primi dovrebbero viaggiare giovani e single della middle class, in particolare dal gruppo allargato di 19 città di primo livello, con Shanghai e Chengdu maggiormente rappresentate. Alcuni membri di questo gruppo hanno già sperimentato l’esperienza di viaggio, prevalentemente commuting, nel mese di aprile (circa il 31%). Sono persone che solitamente viaggiavano tra città cinesi prima della crisi, sia per piacere che per lavoro.
La maggior parte degli intervistati non si sente abbastanza sicuro a viaggiare, ma la tendenza sta rapidamente migliorando. Complessivamente, circa l’85% degli intervistati ha ritenuto che all’inizio di aprile “non fosse affatto sicuro” lasciare la propria città per viaggi di piacere. Tuttavia, lavorare e muoversi nell’area locale è ora considerato “piuttosto sicuro” (62%), mentre il 36% dei potenziali viaggiatori afferma che viaggeranno più frequentemente nelle loro aree locali nel prossimo mese. Anche l’apertura verso i viaggi nazionali sta migliorando rispetto ai primi di aprile.
Questa crescente fiducia nella sicurezza dei viaggi, guidata dal miglioramento dell’esperienza di viaggio, sta offrendo ai potenziali viaggiatori una maggiore libertà di movimento all’interno delle Province in cui vivono, considerando che i viaggi tra le Province erano ancora vietati ai primi di maggio.
Al momento i viaggi nazionali sono i preferiti, ma molti sono ancora indecisi sulla destinazione. La maggior parte degli intervistati (55%) si aspetta infatti che il prossimo viaggio di piacere sia domestico, ma nonostante le criticità dovute al COVID-19, quasi un quarto degli intervistati pensa che il suo prossimo viaggio di piacere sarà internazionale. Resta un 22% che non ha ancora pensato alla destinazione. Le opzioni di self-drive e di autonoleggio sono considerate più accettabili e più sicure del trasporto ferroviario o in aereo.
In cima alla lista delle preferenze nei viaggi domestici ci sono le attrazioni panoramiche all’aperto, di interesse anche le destinazioni legate al tema food e alle destinazioni per famiglie. I viaggiatori sembrano meno interessati ai luoghi turistici solitamente più affollati come siti storici o località marine. In fondo alla lista è per il momento lo shopping.
Sempre più viaggi individuali e di coppia. Prima del COVID-19, il 66% dei viaggiatori pianificava di viaggiare con la famiglia, con i genitori o con altri familiari. Si registra un netto cambio di tendenza, con il 69% degli intervistati che ora prevede di viaggiare con un partner o da solo, rispetto al 30% precedente alla pandemia.
I tour organizzati di gruppo (con 10 o più persone) registrano solo il 10% dell’interesse dei viaggiatori, percentuale che sale al 31% se si considera in senso più esteso anche la probabilità di scegliere questa soluzione con gruppi piccoli, di meno di 10 persone. L’opzione dei tour con gruppi piccoli (meno di 10 persone ) è in netto aumento (quasi il triplo) rispetto al 2019.
La ricerca è disponibile cliccando qui.
D.A. – UVET GBT Supplier Relations